Val Lapisina
La Val Lapisina o Valle di Fadalto è la breve vallata (circa 10 km) che parte da Vittorio Veneto e si incunea tra le prealpi Bellunesi, mettendo in comunicazione l'alta Marca Trevigiana con l'Alpago (Lago di Santa Croce) attraverso il valico detto Sella di Fadalto.
Val Lapisina | |
---|---|
![]() | |
Stati | ![]() |
Regioni | ![]() |
Province | ![]() |
Località principali | Vittorio Veneto |
Comunità montana | Unione montana Prealpi Trevigiane |
Il toponimo "Lapisina" è forse legato a un personaggio romano, probabilmente un possidente, chiamato Lappius o Lavius, il cui prediale derivato (Lappiacum) sarebbe all'origine anche del toponimo "Alpago".[1]
Territorio
modificaLa Val Lapisina è una tipica valle glaciale, scavata dal ramo di un antico ghiacciaio che seguiva l'attuale corso del Piave. Il ramo, a sua volta, si divideva formando da una parte quella che oggi è la Vallata e dall'altra l'anfiteatro morenico collocato tra Vittorio Veneto e Conegliano. Al termine dell'era glaciale, si è assistito al franamento dei monti del circondario, sicché tutt'oggi i corsi d'acqua sono perlopiù sotterranei; alcuni di questi, affiorando, alimentano il lago Morto (gli altri bacini sono di origine artificiale).
La valle ad ovest è delimitata dalla dorsale del Col Visentin e ad est dal gruppo del Pizzoc-Millifret. Il paesaggio si caratterizza principalmente per la presenza di tre laghi (da sud, il lago di Negrisiola, il lago del Restello e il Lago Morto), motivo per cui è soprannominata Valle dei Laghi Verdi. Notevole è anche la presenza dell'Autostrada A27 con i viadotti del Restello (dall'omonimo lago) e di Fadalto (dall'omonima località) che attraversa la Val Lapisina poggiando spettacolarmente su altissimi piloni, in forte impatto con il paesaggio circostante.
Centri abitati
modificaNella valle si trovano anche numerosi borghi abitati (Savassa, Negrisiola, San Floriano, Nove e Fadalto) per un totale di poco meno di 1.000 residenti.
La Val Lapisina nell'arte
modificaSembra che la Val Lapisina abbia ispirato il paesaggio che incornicia le figure dell'opera di Tiziano Vecellio Amor Sacro e Amor Profano, nella quale si possono riconoscere sulla destra il lago Morto e sulla sinistra la torre di San Floriano.
Galleria d'immagini
modifica-
Lago del Restello dal Monte Millifret nella parte meridionale della Val Lapisina
-
Chiesa di san Floriano
-
Paesaggio della Val Lapisina in Amor Sacro e Amor Profano di Tiziano
Note
modifica- ^ Carla Marcato, Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, ed. Garzanti, Milano 1996, s.v. "Alpago".
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Val Lapisina
Collegamenti esterni
modifica- Sito sulla Val Lapisina, su vallapisina.it. URL consultato il 23 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2008).
- Sito del Consiglio di Quartiere, Circoscrizione n.° 1 Val Lapisina, su sites.google.com. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2020).
- Itinerari in Val Lapisina, dal sito del comune di Vittorio Veneto., su comune.vittorio-veneto.tv.it. URL consultato il 7 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2009).