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Mosta

Coordinate: 35°54′34.67″N 14°25′48.72″E
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Disambiguazione – "Musta" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Musta (disambigua).
Mosta
consiglio locale
Il-Mosta
Mosta – Stemma
Mosta – Bandiera
Mosta – Veduta
Mosta – Veduta
La Rotonda di Mosta
Localizzazione
StatoMalta (bandiera) Malta
RegioneRegione Settentrionale
Amministrazione
Data di istituzione30 giugno 1993
Territorio
Coordinate35°54′34.67″N 14°25′48.72″E
Superficie6,8 km²
Abitanti20 241 (2014)
Densità2 976,62 ab./km²
Consigli locali confinantiNaxxar, Baia di San Paolo, Lia e Mġarr
Altre informazioni
Cod. postaleMST
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2MT-32
Nome abitantiMosti (m), Mostija (f), Mostin (pl)
Cartografia
Mosta – Localizzazione
Mosta – Localizzazione
Sito istituzionale

Mosta[1][2] o Musta[3] (forma estesa in maltese Il-Mosta; in italiano storico anche Casal Musta[4]) è una città che si trova al centro dell'isola di Malta, a circa 17 km a nord-ovest della Valletta, con una popolazione di 18 676 abitanti.

L'edificio più importante di Mosta è la Rotonda di Mosta, una grande chiesa costruita dal lavoro volontario dei suoi parrocchiani. È dotata di una delle più grandi cupole non supportate del mondo e mostra una replica della *** della seconda guerra mondiale, che si schiantò sulla cupola ma non esplose all'impatto.

Ogni 15 agosto Mosta celebra la festa parrocchiale dell'Assunta, le cui celebrazioni sono popolari sia tra i locali che tra i turisti. La città viene decorata ogni anno da parrocchiani e residenti, per dimostrare il loro affetto per la città e il suo santo patrono, settimane prima della processione pubblica.

Mosta è stata abitata fin dalla preistoria, come provano i dolmen presenti nella zona. Ogni dolmen ha due pietre rettangolari e un'altra pietra simile posizionata orizzontalmente sopra le altre due.[5] La città ha diverse leggende come La sposa di Mosta (L-Għarusa tal-Mosta),[6] e una serie di luoghi storici come le Victoria Lines e le cappelle medievali.

Luoghi di interesse

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Cappella Speranza

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Un'attrazione a Mosta è la Cappella Speranza, che si trova nella Valle Speranza. Fu costruita nel XVIII secolo, tra il 1760 e il 1761 e una leggenda racconta che, durante un'invasione turca, una giovane ragazza e le sue sorelle che si prendevano cura delle pecore della loro famiglia erano a rischio di essere prese dagli invasori. Mentre le sorelle fuggivano, la ragazza non poteva correre abbastanza veloce perché zoppicava leggermente e si nascose in una grotta (trovata sotto la Cappella, sul lato sinistro). Lì pregò Maria promettendo che, se si fosse salvata, avrebbe costruito una cappella dedicata a Nostra Signora. Quando arrivarono gli invasori turchi che la inseguivano, non la cercarono nella grotta perché c'era una ragnatela intatta all'ingresso.

Fattoria Marchese Mallia Tabone

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Torre Cumbo

La Fattoria Marchese Mallia Tabone è un'attrazione folcloristica, gestita dalla società filantropica Talent Mosti in collaborazione con il consiglio della vicina scuola. Il casale si affaccia sulla valle di Wied il-Ghasel. Ospita mostre che variano da dipinti, fotografie, lavori artigianali, hobby e un museo del folklore.[7][8]

La Torre Cumbo è una residenza fortificata a Mosta.[9]

Basilica di Santa Maria Assunta

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La chiesa più importante di Mosta è la Basilica di Santa Maria Assunta, che vanta la terza cupola non supportata più grande del mondo. La chiesa è dedicata all'Assunta[10], la cui festa si tiene il 15 agosto ed è un giorno festivo. La Rotonda è stata progettata da Giorgio Grognet de Vassé, cittadino francese residente a Mosta e realizzata con la collaborazione dei residenti di Mosta, che al tempo non erano più di 1500.[11] La chiesa impiegò 27 anni per essere completata e fu da subito una grande attrazione.[12]

Il 9 aprile 1942 la chiesa ha corso il rischio di esser distrutta durante la seconda guerra mondiale, in quanto una *** dell'Asse colpì la cupola ma fortunatamente non esplose. Il detonatore è stato rimosso e una replica della *** è oggi presente ora viene conservata come memoriale.[13]

Infrastrutture e trasporti

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Dato che Mosta è al centro di Malta, gli autobus attraversano Mosta in direzione di Buġibba, Burmarrad, St. Paul's Bay, Qawra, Xemxija, Mġarr, Ċirkewwa, Mellieħa e altri luoghi nel nord. Molto traffico attraversa Constitution Street, una delle strade principali di Mosta, che collega il sud al nord di Malta.

La squadra principale di calcio della città è il Mosta, mentre i Mustangs rappresentano la città nel campionato maltese di baseball dal 1993 e all'attivo hanno un titolo.

Amministrazione

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Mosta è gemellata com:

  1. ^ Lonely Planet 2010.
  2. ^ TCI 2007.
  3. ^ 1998.
  4. ^ Achille Ferris, Descrizione storica delle chiese di Malta e Gozo, 1866. URL consultato l'11 marzo 2017.
  5. ^ (MT) Martin Morana, Bejn kliem u storja: glossarju enċiklopediku dwar tradizzjonijiet - toponimi - termini storiċi Maltin, Malta, Best Print, settembre 2011, pp. 57–58, ISBN 978-99957-0-137-6, OCLC 908059040.
  6. ^ Storja tal-Mosta bil-Knisja Taghha (Malta 1986), su mostaarchives.smashyouagainstthewall.com. URL consultato il 24 gennaio 2025.
  7. ^ Super User, Paġna Ewlenija, su talentmosti.com. URL consultato il 19 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2017).
  8. ^ Allied Newspapers Ltd, Mosta philanthropic society is 30 years young, su timesofmalta.com. URL consultato il 19 aprile 2018.
  9. ^ Cumbo Tower, su timesofmalta.com, The Times of Malta. URL consultato il 19 aprile 2016.
  10. ^ Victor Borg, Rough Guide to Malta and Gozo, Rough Guides, 2002, pp. 151–2.
  11. ^ 200-year-old History in an old musty archive, in The Malta Independent, 11 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  12. ^ Thomas MacGill, A hand book, or guide, for strangers visiting Malta, Malta, Luigi Tonna, 1839, pp. 124–126.
  13. ^ Dennis Castillo, The Maltese Cross: a strategic history of Malta, Greenwood Publishing Group, 2006, p. 184.
  14. ^ Millbrae Sister Cities – Mosta, su millbraesistercities.org (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  15. ^ Comune di Ragusa: Comunicati Stampa, su comune.ragusa.gov.it. URL consultato il 20 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2017).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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